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Sesso in Ufficio

Sesso in Ufficio

Nessuno ha mai voglia di recarsi al lavoro il lunedì mattina se non ci sono delle ottime motivazioni, ed io in quei giorni avevo un motivo per sentirmi carica, ma anche particolarmente porca e vogliosa: lui. Anche la solita doccia veloce al mattino era un modo per provare piacere masturbandomi come se ci fosse lui a lavarmi la schiena e nello stesso tempo ad infilare il suo duro ed enorme cazzo nella mia fighetta. E’ così che arrivavo al lavoro con una voglia matta di farmi scopare, conciata come una vera “troia d’ufficio”: gonna aderente con tacco 12, calze autoreggenti, rigorosamente senza mutandine, per aprire in fretta le gambe e farmi scopare a gambe divaricate sulla sua scrivania, mentre il porco del capo, dietro alle sue spalle guarda in silenzio, facendosi una sega con le braghe calate. Non avete idea dell’eccitazione che si provi, e di quanti orgasmi di seguito mi sono “strafatta”. I più belli, i più perversi, quelli in cui il capo mi guarda mentre lui infila il suo cazzone duro nel mio culetto a mandolino ed io continuo a masturbarmi toccandomi le dolce labbra della mia fighetta con le mie dita dalle unghie laccate di rosso fuoco.

Mirko è più grande di me di circa vent’anni e non è facile capire cosa trovi in una ragazzina di appena vent’anni, se no la freschezza del sesso spregiudicato da fare in ufficio, appena dopo aver chiamato la moglie e averle mandato delle rose bianche, come puntualmente fa ogni lunedì prima di pranzo.Il capo mi aveva assegnata a lui perché mi insegnasse a svolgere bene il mio lavoro di venditrice, e credo di aver imparato subito, perchè la mia fighetta a lui la vendevo molto bene, centocinquanta euro a scopata, più il capo o qualche collega dei piani alti, se volevano assistere, ma lui doveva stare sempre di spalle, quella che poteva essere ammirata con la figa aperta ero io. Quel lunedì feci bene attenzione a dirigermi verso la mia scrivania, sculettando in modo da fare subito avere un’erezione al suo cazzo. Appena mi vede mi dice se “abbiamo scopato questo weekend eh?-.In effetti è proprio così. Per una volta Maurizio mi ha sbattuta come si deve. Finalmente avevo goduto. Ma mentre il mio ragazzo mi sbatteva io sognavo e speravo che fosse lui a farlo. Poi Mirko mi guarda e ridendo dice -Con quel sederino perfetto che hai io ti scoperei continuamente…Mi ci terrei aggrappato tutta la notte…- Mi passa delle brochure da controllare, nuove aziende, nuovi clienti da contattare, poi mi chiede -visto qualcosa che ti interessa?- Sorrido. -Va beh ho capito che a te la teoria non interessa…- -si preferisco la pratica…- Mi guarda e inizia a toccarsi: – mettiti in posizione allora…-. Sento il suo corpo vicinissimo al mio, il suo cazzone è già pronto a perforarmi, sento le sue dita sulla mia pelle e le sue braccia che mi stringono il corpo. Lo sento tutto intorno a me. Il mio respiro è accelerato e non so che fare lasciando che lui mi guidi. Avvampo quando sento le sue mani sui fianchi e le sue dita stringermi la pelle. Accosta il suo volto al mio orecchio e mi sussurra -tu continua…- si cala i pantaloni, e mi infila il suo cazzo in bocca, e poi mi dice -succhia troia- Ansimo nel sentire in bocca il suo pacco gonfio, e ancora di più quando mi dice di aver ricevuto il più bel pompino della sua vita, ma che ancora non basta e così posiziona il suo cazzo ancora più grosso e voglioso di prima contro il mio culetto e poi direttamente dentro ed inizia a montarmi come un puledro da monta, a quel punto il mio capo trova il coraggio di inginocchiarsi all’altezza della mia fica ed io lo bagno in viso con la mia pipì calda… Adesso sono io il capo di Mirko.

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