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Una vacanza indimenticabile

Una vacanza indimenticabile

Eravamo a pochi giorni dalle vacanze, come ogni anno, io e Anna ci recavamo in una piccola villetta sul mare, nel golfo del Cilento. Eravamo molto eccitati al pensiero di poter trascorrere 15 giorni soli, soletti, visto che causa lavoro, durante l’anno non ci vediamo spesso e lo stress della vita quotidiana rovina anche quei pochi momenti insieme. Siamo fidanzati da 6 anni e siamo molto complici anche a letto. All’improvviso arriva una telefonata al suo cellulare, lei risponde, io non capisco chi è al telefono, ma sento Anna che esclama “Noo!! Dai non ci credo! Mi dispiace tantissimo”, a sentire queste parole inizio a preoccuparmi e le faccio un cenno con la testa per capire cosa stesse accadendo, lei mi risponde coprendo con la mano la cornetta e mi dice “niente di grave” e con un gesto mi fa capire che mi avrebbe spiegato tutto dopo aver riagganciato. Finita la conversazione telefonica, dopo circa 2 ore, venne in camera da letto, dove io mi stavo preparando la valigia per l’imminente partenza, si avvicina, mi accarezza (e qui inizio ad insospettirmi, visto che non era una da smancerie), e mi dice ” ho bisogno di un favore, promettimi di non incavolarti” al che immagino che aveva a che fare con la telefonata ricevuta poco prima, e le rispondo “dimmi pure amore, se posso?”, e lei “la mia collega del cuore Roberta ha chiamato in lacrime perché il ragazzo l’ha tradita e si sono lasciati, ed io non sapendo come consolarla le ho proposto di venire in vacanza con noi per allontanarsi un pò e avere del tempo per schiarirsi le idee visto che la casa è abbastanza grande non sarà di intralcio alla nostra privacy”. Ascoltato la richiesta, sbotto “ma sei fuori di testa, ci vogliamo rovinare la vacanza?”, alla fine, dopo aver litigato tutta la giornata, riesce a convincermi, assicurandomi che la sua amica non avrebbe in nessun modo rovinato la nostra vacanza e che lei si sarebbe dedicata esclusivamente a me, al mare e al sesso. Io amo molto il sesso, e la mia preoccupazione, conoscendo il carattere di Anna molto riservato, era che la presenza di Roberta nella stanza accanto, le avrebbe creato problemi nel lasciarsi andare. Partiamo in auto e passiamo sotto casa di Roberta a prenderla, finalmente la rompicoglioni avrà un volto, visto che io di persona non l’avevo mai vista. Appena scende ho un sussulto, arriva vicino alla macchina, pantaloncini strettissimi che a stento contengono il culo, top bianco con seno prosperoso e viso, non bello tipo bambolina, ma incredibilmente da troia, mi guarda negli occhi e si presenta “piacere Roberta, finalmente conosco il ragazzo della mia amichetta”. Io mi presento, cercando di nascondere la mia voglia di farmi una sega per calmarmi. Durante il tragitto in auto, circa 2 ore, non faccio altro che sbirciare dallo specchietto retrovisore, Roberta, che era seduta dietro Anna, e noto che anche lei ogni tanto mi lancia qualche occhiata. Le sue labbra carnose, mentre parla, mi mandano in tilt, e immagino nella mia mente le cose più peccaminose.

Arrivati a destinazione, il tempo di sistemare i bagagli e subito andiamo in spiaggia, trascorriamo una piacevole giornata tra battutine e risate. La sera dopo cena, Roberta si congeda e se ne va nella sua camera, quello che mi auguravo prima di partire e che adesso quasi mi dispiace, era diventata in poche ore un pensiero fisso, non riuscivo a levargli gli occhi di dosso. Rimasto solo con Anna, dopo qualche preliminare, iniziamo a scopare, avevo una foga diversa dal solito, lei se ne accorge ed esclama “ma cosa hai stasera?”, ed io che scopavo lei ma pensavo l’altra “niente è solo che ho tanta voglia di te”, consumato il rapporto lei mi dice “speriamo di non aver fatto troppo casino” riferendosi al fatto che nella stanza accanto dormiva o forse no, la sua amica, ed io la rassicuro “che vuoi che sia, penso che lei possa immaginare che scopiamo”. La mattina seguente andiamo in spiaggia come al solito, Anna si allontana per prendere accordi con Vincenzo, l’animatore di fitness, che dalle 12 alle 13 teneva la lezione di acquagym a cui Anna non rinuncerebbe per nulla al mondo. A pochi minuti dalla lezione, Roberta rivolgendosi ad Anna le dice “sai ho un’ida per sdebitarmi, visto che tra un po’ vai a fare l’acquagym, io adesso vado a casa a preparare un bel pranzetto a sorpresa”, Anna cerca di distoglierla, ma lei non vuole sentire ragioni e ancor prima di mezzogiorno si infila il vestitino e si dirige verso casa, nell’avviarsi incrocia il mio sguardo e mi strizza l’occhiolino.

Alle 12 in punto Anna va alla sua lezione, ed io per approfondire il significato di quell’occhiolino, con la scusa di andare a prendere gli occhiali, mi dirigo verso casa, che sta a pochi metri dalla spiaggia. Entro in casa e per non spaventarla, la chiamo “Roby, Roby, sono Raffaele” e lei “sono in cucina, ti serve qualcosa?”, entro in cucina e la trovo rivolta ai fornelli, con il suo cortissimo vestitino bagnato sul culo, e le dico “Roby ma hai tutto il vestito bagnato” e lei “e non solo” attimi di silenzio…lei riprende, forse pensando di aver esagerato “no e che avevo il pezzo di sotto del costume bagnato, mi dava fastidio e l’ho tolto”, a quel punto non resisto e mi avvicino, le struscio il cazzo duro sul vestitino e le bacio il collo spostandole i capelli, lei si divincola e senza troppa convinzione esclama “ma che fai?”, ed io senza nemmeno rispondere, le alzo il vestito e le penetro la figa fradicia, che inizia a rumoreggiare di piacere, le tenevo la faccia sui fornelli con la mano, lei ansimando esclama “stanotte ti ho sentito, stavi scopando lei o me?” sorridendo, quel sorriso da troia non potevo perdermelo, così la giro le strappo il vestito ed esclamo “vedo che anche il pezzo di sopra ti dava fastidio”, le mordo il seno, la sdraio per terra ed iniziamo un 69, gli inizio a leccare la figa e lei a divorarsi il mio cazzo, arriviamo insieme in pochissimi minuti ed entrambi beviamo il piacere dell’altro. Finito quell’idillio prendo gli occhiali e riscendo in spiaggia senza nemmeno scambiarci una parola, entrambi eravamo imbarazzati e divorati dai sensi di colpa. La vacanza prosegue come se nulla fosse mai accaduto. Tornati alla routine un giorno Anna tornando da lavoro mi dice “sai? Roberta ed il suo ragazzo stanno di nuovo insieme” ed io le rispondo “menomale, che bella notizia!”.

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